La pavimentazione può cambiare completamente la percezione di spazio e luminosità di un ambiente. Per questo motivo in molti casi di ristrutturazione viene richiesta la posa di un nuovo pavimento. In altri casi si tratta di necessità per rotture o degrado della pavimentazione esistente. Qualsiasi sia la motivazione, si possono percorre due strade: la sostituzione o sovrapposizione della pavimentazione. Quale scegliere allora? Scopriamolo insieme.
Optare per il rivestimento più adatto sulla base dello stile e dell’effetto finale che si vuole ottenere è molto importante, ma, quando si parla di pavimenti sono innumerevoli i fattori che entrano in gioco.
Sostituzione
Demolire e ricostituire un nuovo pavimento è un’opera invasiva che ha un certo costo. Molto spesso non basta rimuovere semplicemente la finitura esistente, ma è necessario intervenire anche sul massetto sottostante. Se in buone condizioni, si provvede ad eseguire un nuovo getto di poco spessore, necessario a livellare e uniformare la base per la nuova pavimentazione. Solitamente si scelgono prodotti a rapida asciugatura.
Sovrapposizione
Per chi non vuole sostenere i lavori di demolizione e ricostruzione, l’alternativa è realizzare un nuovo pavimento sovrapposto a quello esistente. I motivi per scegliere questa soluzione sono principalmente i costi e i tempi di realizzazione più contenuti. Non sempre è possibile sovrapporre, solo la coesistenza di determinate condizioni permette di intraprendere questa strada. In questo caso, la prima cosa da fare è verificare che la soluzione sia attuabile nella propria abitazione. Verificata la fattibilità e preparato il supporto, è necessario scegliere i materiali più indicati per questo tipo di posa.
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